Come è fatto?

L’impiallacciatura è una scrupolosa operazione di falegnameria che consiste nel rivestire un supporto di legno (listellare, multistrato, compensato o truciolato) con sottili fogli di legno pregiato. Inizialmente, durante il Rinascimento, i fogli raggiungevano uno spessore di 6 mm ma poi l’evoluzione della tecnica e l’introduzione di apparecchiature sempre più precise hanno portato alla realizzazione di strati ultra-sottili fino a pochi decimi di millimetro, usati anche per impiallacciare superficie curve.

Oggi l’impiallacciatura è caratterizzata dalle seguenti fasi:

Scortecciatura e taglio: in questa fase il tronco viene privato della sua corteccia e sezionato in blocchi più piccoli che vengono sottoposti alla vaporizzazione, un’operazione in grado di garantire un’ottima qualità di taglio.
Tranciatura: si tratta di una fase molto importante che determina l’estetica finale. La direzione del taglio infatti definisce le differenti textures. Essiccazione: in questa fase i piallacci vengono essiccati e accorpati. Impiallacciatura: i piallacci ottenuti vengono rifiniti e incollati sul supporto ligneo, nasce così l’impiallacciato. L’impiallacciato, essendo un prodotto di pregio, è il materiale più utilizzato nella produzione di mobili di alta qualità.

Come pulire l’impiallacciato.

La manutenzione dei mobili in impiallacciato è tanto semplice quanto quella del laminato. Trattandosi però di vero legno, è bene rispettare qualche accortezza in più per godere a lungo della sua qualità e della sua bellezza. Per la pulizia quotidiana è sufficiente munirsi di un panno morbido, inumidito con acqua e ben strizzato. Sono da evitare spugnette o panni abrasivi e detergenti non idonei. Prima di pulire, assicurati di aver spolverato la superficie da trattare; passa il panno umido seguendo le venature del legno e infine asciuga accuratamente.
La manutenzione di un mobile realizzato con l’impiallacciatura in legno deve essere effettuata con prodotti specifici. Con cadenza regolare si dovrebbe utilizzare la cera protettiva, da stendere anch’essa con un panno morbido seguendo sempre il senso della venatura del mobile. E’ un materiale che subisce nel tempo una notevole variazione di colore se esposto alla luce diretta del sole, specie nelle colorazioni più chiare o nelle tinte naturali.